Magazzini, in Italia investimenti in crescita del 23 per cento
Il nostro paese come la Svezia, la Francia, la Polonia e l’Irlanda promettono rendimenti interessanti. In calo l’interesse degli investitori per Germania, Regno Unito e Spagna.
Stefania Aoi
Questo 2016 è quasi finito e c’è già chi tira le somme. Per il gruppo del Real estate Savills, nei primi nove mesi, il numero di investimenti in immobili commerciali nei principali quindici mercati dell’Unione europea, è diminuito del 29 per cento rispetto all’anno scorso. In totale si sono spesi, in magazzini e strutture del genere, 122 miliardi di euro. Ma non ovunque la situazione è stata omogenea. In oltre la metà dei mercati del Vecchio Continente il numero di investimenti è aumentato. Addirittura in Italia sono cresciuti del 23 per cento. Stesso incremento si è avuto in Svezia. Mentre in Francia, la crescita è stata del 18 per cento, in Polonia del 27 per cento e in Irlanda addirittura del 36 per cento.
Tuttavia, in termini di valore, fino a oggi è stata la Germania ad aver attratto gli investimenti più importanti: in tutto 32,5 miliardi di euro. Solo al secondo posto ecco il Regno Unito con 29,7 miliardi. Eppure a causa della scarsità di magazzini, e in modo particolare di quelli di qualità e in posizioni strategiche, in Germania e Spagna il numero di investimenti è diminuito. Stessa situazione nel Regno Unito, questa volta per via dell'incertezza causata dal referendum che ha influito sia sul primo che sul secondo trimestre. In Gran Bretagna la flessione è stata dell'8 per cento. Del 18 per cento in Germania e del 19 in Spagna. Secondo Marcus Lemli, capo degli investimenti europei di Savills: “I Paesi Bassi, la Polonia e l’Italia offrono ancora rendimenti interessanti in alcuni segmenti di mercato e quindi si sono dimostrati più attraenti di altri". In Stati come il nostro, secondo gli esperti, anche in questi ultimi mesi dell’anno, dunque, gli investimenti continueranno ad aumentare. "Addirittura, - spiega Eri Mitsostergiou, direttore della ricerca europea di questa multinazionale dell’immobiliare - a fine anno, in Austria, Irlanda, Paesi Bassi e Svezia, dovremmo assistere a una crescita dei volumi di investimento, tra il 10-15 per cento, rispetto all’anno scorso".
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