Beni demaniali, un appello a Comuni e Regioni per valorizzarli o venderli
Il Tesoro lancia la seconda edizione del progetto che ha permesso di individuare 700 proprietà su cui attivare operazioni immobiliari. Gli enti hanno tempo entro il 20 giugno per segnalare gli edifici da recuperare.
Stefania Aoi
Presto il demanio potrebbe mettere in vendita nuovi immobili. Il direttore generale del Tesoro, Vincenzo La Via, e il direttore dell’Agenzia del Demanio, Roberto Reggi, hanno lanciato un appello a Regioni, Comuni, Province affinché segnalino, entro il 20 giugno prossimo, eventuali immobili da valorizzare o vendere. L’iniziativa, ribattezzata ‘Proposta immobili’, è alla sua seconda edizione e ha come obiettivo di offrire supporto tecnico a tutti quegli enti territoriali che abbiano la proprietà di asset inutilizzati per poterli meglio valorizzare, magari trasformandoli, dismettendoli o coordinando le varie iniziative sul territorio per trovare eventuali acquirenti.
L’anno scorso, durante la prima edizione del progetto, sono stati individuati circa 700 edifici di proprietà pubblica su cui attivare operazioni immobiliari. Per circa il 40 per cento di essi sono stati avviati percorsi di valorizzazione o di vendita. Ad esempio, un portafoglio di nove immobili di pregio è stato inserito nel fondo immobiliare Fiv Comparto Extra di Cdp Investimenti, la società di gestione del risparmio di Cassa depositi e prestiti. Per il restante 60 per cento sono in corso le attività di analisi e valutazione, per poterli riutilizzare in modo più proficuo.
Da questa seconda edizione del progetto ‘Proposta immobili’, il Tesoro si aspetta di più. La platea degli enti interessati si è fatta più ampia. Sono stati inclusi anche tutti i Comuni con popolazione superiore ai 10mila abitanti e i Comuni con vocazione turistica. Mentre nella prima edizione erano coinvolti soltanto quelli di grandi dimensioni, le Regioni, le Province, le città Metropolitane e altri enti pubblici. Gli immobili da selezionare sono di due categorie: quelli con destinazioni di mercato già definite e quelli che richiedono un piano di sviluppo. Come l’anno scorso, sono invece esclusi i terreni agricoli e le aree a vocazione agricola. La scheda per segnalare gli immobili è disponibile sui siti internet del dipartimento del Tesoro e dell’Agenzia del Demanio insieme a tutte le informazioni del caso.
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