Lavoratori stranieri, cresce il numero di chi compra casa in Italia
Dal 2006 al 2018 hanno comprato quasi un milione di case lungo lo Stivale, generando un volume d’affari di poco inferiore ai cento miliardi di euro. E nel 2019, una casa su dieci (9%) è stata acquistata da persone immigrate nel nostro Paese, segnando un aumento del 13,7% rispetto al 2018, per un ammontare complessivo di 58mila abitazioni in un anno. Ma quali sono le province dove questi lavoratori stranieri comprano di più? E che tipo di abitazioni preferiscono? Ecco nel dettaglio cosa è emerso da un’indagine dell’istituto di ricerche Scenari Immobiliari.
- Oggi un lavoratore straniero su cinque (21,5%) vive in una casa di proprietà. Circa tre su cinque sono in affitto (63,5%), mentre il 7,7% abita presso il luogo di lavoro e il 7,3% alloggia presso parenti o altri connazionali.
- Le dieci province dove si concentra il maggior numero di acquisti da parte di immigrati sono Milano, Roma, Bari, Torino, Prato, Brescia, Cremona, Vicenza, Ragusa, Modena e Treviso.
- Il maggior numero di case acquistate a livello nazionale da stranieri si è avuto nel 2007. Allora sono state circa 780mila in tutto le compravendite e di queste 135mila (il 17,6%) si è chiusa con un immigrato. Da quel momento il numero degli acquisti da parte di questi cittadini ha continuato a calare fino al 2014, complice la crisi economica.
- Dal 2015 in poi si è registrato un aumento costante di acquisto casa da parte di queste persone e la ripresa è dovuta a una maggiore facilità di accesso al credito e a prezzi delle case più bassi. Così negli ultimi anni le compravendite da parte di questi stranieri si sono stabilizzate attorno all’8% del totale nazionale.
- La qualità degli immobili acquistati è bassa. I pochi stranieri che ottengono il credito bancario cercano l'occasione di potersi sistemare in una casa dove accogliere tutta la famiglia. Spesso comprano appartamenti, ma in alcuni casi abitazioni più o meno grandi in campagna, dove poter magari avviare una piccola attività agricola.
- Un terzo (31,1% nel 2018) dei lavoratori immigrati acquista nelle periferie del capoluogo e metà nei piccoli comuni della provincia. Si acquista dove si trova l'occasione, anche lontano dalle comunità di riferimento.
- Cresce anche nel 2019 il trend ad acquistare in centro (la quota passa dal 5,2% nel 2011 al 8,2% nel 2018) e nel semicentro (dal 5,4% nel 2016 al 9,3% nel 2018), segnale di un miglioramento delle possibilità di acquisto del lavoratore straniero. Soprattutto di quello che vive in Italia da molto tempo e che hanno accumulato risparmi.
- Le case acquistate sono nel 90% appartamenti in condominio in contesti residenziali di tipo economico.
- In genere si tratta di bilocali e trilocali. Si preferiscono abitazioni di dimensione compresa fra 75 e 100 metri quadrati, ma soltanto un acquisto su cinque rientra in questa fascia.
- Al Nord è localizzato il 74% degli acquisti (in testa la Lombardia, che ricopre un quinto del mercato), al Centro il 22% , mentre soltanto il 4% è localizzato al Sud e nelle Isole.
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